MOTIVAZIONE

Luigi Divari, grande conoscitore della laguna di Venezia e delle sue tradizioni, racconta la storia della navigazione e della pesca in laguna attraverso i suoi acquerelli e i suoi libri, tutti illustrati dall’autore stesso.

L’ABC delle barche veneziane è un volumetto sulle barche della laguna e i loro utilizzi nella storia, pensato per i ragazzi, ma adatto a chiunque si avvicini alle barche tradizionali. Sono trascorsi circa tremila anni da quando i pochi abitanti della terraferma veneta decisero di occupare anche un arcipelago composto da piccole terre emergenti nel mezzo della laguna e abbastanza vicine al mare.

Questo trasferimento avrebbe richiesto la costruzione di diverse nuove barche, oltre a quelle che già possedevano, per portare su quel nuovo insediamento le molte cose di cui avrebbero avuto bisogno nella vita di tutti i giorni. Alcune di queste barche sono conservate nel Museo Navale di Venezia.

Quando con Carlo andavamo a Venezia, oltre alla “religiosa” visita al Museo Navale, per lui, appassionato e collezionista di modellini di barche da lavoro, c’era un’altra immancabile tappa: una piccola bottega sotto Rialto zeppa di piccole barche veneziane, già realizzate o da costruire. Nei suoi occhi brillava la gioia e la voglia di comprarle tutte.

Ma il Bragozzo, il “sandalo da s-ciopon”, la gondola e il “sandalo con vela al terzo” sono in collezione.

Patrizia Melani Marincovich


BIOGRAFIA AUTORE

Luigi Divari, grande conoscitore della laguna di Venezia e delle sue tradizioni, racconta la storia della navigazione e della pesca in laguna attraverso i suoi acquerelli e i suoi libri, tutti illustrati dall’autore stesso.

L’ABC delle barche veneziane è un volumetto sulle barche della laguna e i loro utilizzi nella storia, pensato per i ragazzi, ma adatto a chiunque si avvicini alle barche tradizionali. Sono trascorsi circa tremila anni da quando i pochi abitanti della terraferma veneta decisero di occupare anche un arcipelago composto da piccole terre emergenti nel mezzo della laguna e abbastanza vicine al mare.

Questo trasferimento avrebbe richiesto la costruzione di diverse nuove barche, oltre a quelle che già possedevano, per portare su quel nuovo insediamento le molte cose di cui avrebbero avuto bisogno nella vita di tutti i giorni. Alcune di queste barche sono conservate nel Museo Navale di Venezia.

Quando con Carlo andavamo a Venezia, oltre alla “religiosa” visita al Museo Navale, per lui, appassionato di modellini di barche da lavoro, c’era un’altra immancabile tappa: una piccola bottega sotto Rialto zeppa di piccole barche veneziane, già realizzate o da costruire.

Nei suoi occhi brillava la gioia e la voglia di comprarle tutte. Ma il Bragozzo, il “sandalo da s-ciopon”, la gondola e il “sandalo con vela al terzo” sono in collezione.