FRANCO GILBERTO, cronista veneziano. Già legionario in Indocina ai tempi di Dien Bien Phu; inviato speciale della «Stampa» di Torino con i direttori Ronchey, Levi, Fattori, Scardocchia, Mauro e Mieli. Primo e forse unico giornalista italiano a farsi ricoverare in un ospedale psichiatrico (Savonera-Collegno) fingendosi malato. Per la sua inchiesta «Dal nostro inviato in manicomio» apparsa su «La Stampa» in cinque puntate ha ricevuto un premio Saint Vincent di giornalismo.

GIULIANO PIOVAN, veneziano. Capitano di lungo corso, ufficiale di stato maggiore della riserva di marina, consulente navale. Ha vissuto il mare su navi militari, mercantili oceaniche, e al comando di unità per la ricerca scientifica. Rilevanti gli imbarchi sui velieri Giorgio Cini in qualità di allievo nautico (e gabbiere), e Amerigo Vespucci con il grado di aspirante guardiamarina. È insignito di medaglia d’oro per lunga navigazione.


MOTIVAZIONE

Franco Giliberto e Giuliano Piovan ci offrono questa godibilissima ricostruzione moderna della “Relazione del primo viaggio intorno al mondo” di Antonio Pigafetta, navigatore e scrittore vicentino, uno dei pochissimi sopravvissuti della spedizione intorno al mondo di Ferdinando Magellano.

Il libro, che si legge come se fosse un romanzo di fantasia, si attiene invece scrupolosamente alla storia vera di quella che fu un’autentica odissea di 5 navi e 234 uomini partiti dalla Spagna nel 1519 alla scoperta del passaggio che collega l’oceano Atlantico all’oceano Pacifico per raggiungere le isole Molucche, fonte di spezie all’epoca di inestimabile valore, e ritornare in Spagna navigando sempre ad ovest.

Il titolo “UNA SPECIE DI PARADISO” può trarre in inganno infatti, salvo il breve interludio trascorso dall’equipaggio nell’attuale baia di Rio de Janeiro dove “la nudità delle indigene faceva sobbollire gli animi della ciurma ed anche il mio” scrive testualmente il Pigafetta, il viaggio si trasforma piuttosto in un inferno dove tra naufragi, ammutinamenti e scontri con le popolazioni indigene gran parte dell’equipaggio e lo stesso Magellano perderanno la vita.

Gessica Oggioni Tiepolo