Premiazione dell’8° edizione – 20 aprile 2017

Ore 11.25

L’Ammiraglio Gino Mazzei, Presidente del Circolo Ufficiali della Marina militare, dà il benvenuto agli ospiti presenti alla cerimonia e passa la parola a Patrizia Melani Marincovich.

Gino Mazzei e Patrizia Melani Marincovich

L’8° edizione del Premio, sempre più letterario che giornalistico, è un mix di diari di bordo, di racconti personali, di studi accademici approfonditi e di ricerche appassionate del nostro passato… Vorremmo premiarli tutti o quasi, i libri in concorso, ma non è possibile. E allora i voti stanno lì ad indicare i gusti e le tendenze dei giurati. Lotta all’ultimo centesimo per il podio… E così salta fuori una classifica equilibrata e a volte sorprendente.  A questa edizione hanno partecipato 18 libri e 6 articoli, suddivisi nelle rispettive sezioni.

Al Salone del Libro di Torino che si tiene poche settimane dopo il Premio, lo scorso anno sono stata accolta con calore ed affetto. Alcune Case Editrici avevano già selezionato il libro da far partecipare al Premio, altre mi assicuravano che ne avevano in uscita e che avrebbero partecipato, e così è stato. Abbiamo potuto scegliere, rifiutare ed accogliere autocandidature, cosa che in passato sembrava impossibile. C’è più attenzione, c’è più sensibilità nei confronti del mare? Sicuramente si, e questo piccolo Premio va nella direzione giusta. Come al solito un grande grazie va agli Armatori, agli atleti, ai Circoli ed alle Associazioni che contribuiscono a rendere questo Premio diverso e speciale. Con i loro “cimeli” permettono di far rivivere la vittoria sportiva, anche nel nome di Carlo. Grazie alla Giuria che mi sopporta e che sottopongo a maratone di lettura. Grazie a tutti per la pazienza e per il tempo che avete dedicato a quest’impresa che, a quanto pare continua a crescere.

E poi ringrazio la Marina per aver “adottato” questo Premio dedicato a scrittori e giornalisti che con i loro libri e articoli ci emozionano raccontando storie di mare.

Antonio Soccol: foto di Alessandro Vitale

A cinque anni dalla sua scomparsa, insieme alla giuria dedico un pensiero affettuoso ad Antonio Soccol, amico e collega di Carlo, ideatore del Premio Marincovich.

Ma il pensiero va anche a Luca Sonnino che ci ha lasciato poco più di un anno fa e che ricordo qui, accanto a me a premiare i bravi giornalisti di Nautica.

E mi mancano gli sguardi rassicuranti di Lorenzo, Antonello, Ruggero e di Sandro che se ne sono andati con la rapidità di un’onda e da appassionati del mare mi seguivano con interesse ed ironia. A tutti loro auguro “buon vento” in un mare migliore!

11.35

Luigi Paganetto e Patrizia Melani Marincovich

Il Prof. Luigi Paganetto, membro del Comito d’onore presenta la 9° EDIZIONE del Premio.

Comitato d’Onore – variazioni: Capo di Stato Marina Valter Girardelli; Martin Levi al posto del suo papà Sonny, Presidente Fiv Francesco Ettorre,…

Entra la Lega Italiana Vela (Alessandro Rinaldi, Vice Presidente ci spiega cos’è)

11.40 SEZIONI GIORNALISTICHE

Nelle due sezioni giornalistiche dell’8° edizione del Premio hanno partecipato solo 6 articoli. 3 nella sezione storica e 3 in quella dedicata alla navigazione.  E purtroppo solo due di essi hanno raggiunto un punteggio degno di essere premiato.

Nella sezione “cultura del mare”, Bruno Manfellotto, grande amico di Carlo e del mare consegna il manometro della pompa del mast jack del  Farr 40 Enfant Terrible, la prima barca dell’Armatore Alberto Rossi con la quale ha iniziato l’esperienza della classe Farr 40 e con cui ha vinto il 1° Mondiale Orc a Cres nel 2011 ed il 2° Mondiale ad Helsinki nel 2012 a Mario Veronesi 1° classificato nella sezione “cultura del mare” con l’articolo Un mare di rum, l’affascinante storia della bevanda legata alla conquista del Nuovo Mondo e alla pirateria, pubblicata su Rivista Marittima. Legge la motivazione l’Amm. Roberto Camerini.

da sx Roberto Camerini, Bruno Manfellotto, Mario Veronesi, Patrizia Melani Marincovich

11.50

Il Presidente dell’UIM, (Union Internationale Motonautisme) Raffaele Chiulli consegna una parte del pannello solare che alimenta il sistema elettrico di una delle imbarcazioni che partecipa al Monaco Boat Challenge organizzato dallo Yacht Club. Un grande esempio di rispetto del mare per una motonautica “pulita” a Corradino Corbò,  1° classificato nella sezione “navigazione” con l’articolo Capitan Repetto alle Hawaii; pubblicato su Nautica on line. Legge la motivazione Andrea Mancini.

Corradino Corbò e Riccardo Ballesio

da sx Andrea Mancini, Patrizia Melani Marincovich, Raffaele Chiulli, Riccardo Ballesio

  1. 00 SEZIONE LIBRI CULTURA DI MARE JUNIOR

da sx Daniela Maddalena, Alessandro Nazareth, Patrizia Melani Marincovich

Alessandro Nazareth  dello Studio Vallicelli & C consegna il cerchio in vetroresina originale della coperta dello Springbok probabilmente tagliato per inserire la bussola, il 15 metri progettato dallo Studio nel 1985, costruito dal Cantiere Gerathy Marine di San Diego e che nel 1986 vinse la  Bermuda Race con Dennis Conner al timone, Tom Whidden e parte dell’equipaggio di Stars and Stripes a bordo a Daniela Maddalena 1° classificata nella sezione “cultura del mare – Junior” con l’elogio dell’acqua (marcos y marcos editore), la storia divertente ed istruttiva del giovane Erasmo che nuota in un mare grande alla ricerca del suo papà.  Legge la motivazione Marco Melloni.

12.10 SEZIONE LIBRI SULLA CULTURA DI MARE – Saggistica

Enrico Molè, Giulio Stagni, Patrizia Melani Marincovich, Ida Castiglione

Enrico Molé, membro del board dello Yacht Club Costa Smeralda consegna il prestigioso Flying the Burgee, il libro in edizione limitata realizzato dallo Yacht Club per celebrare i 50 anni del Circolo a Giulio Stagni 3° classificato nella sezione “cultura del mare – saggi” con Le vele Imperiali (Editrice Incontri Nautici) un libro illustrato dallo stesso autore e che racconta la Belle Époque dello Yachting dal Mar Baltico all’Adriatico. Giulio Stagni non è un volto nuovo al Premio Marincovich: vinse la 1° edizione con “Piede Marino” nella sezione Junior. Legge la motivazione Ida Castiglioni.

12.20

Sergio Abrami, Franco Masiero, Patrizia Melani Marincovich, Francesco Ettore

Francesco Ettore, Presidente della Federazione Vela Italiana, consegna il timone di Mascalzone Latino Ita 99 che ha partecipato alle regate della Louis Vuiton Cup  per la selezione della 32° edizione dell’Americas Cup tenutesi a Valencia nel 2007 a Franco Masiero, 2° classificato nella sezione “cultura del mare – saggi” con Sulle rotte della Serenissima (Il Mare di carta Editore), la riedizione del diario di bordo del Vistona, il 16 metri che in una crociera tra Venezia, Grecia, Turchia e ritorno, ripercorre gli scali veneziani verso Levante, pubblicato da Mursia nel 1983 e che riappare oggi con l’aggiunta di un memorandum contenete spiegazioni e brani inediti. Legge la motivazione Sergio Abrami.

12.30

Claudio Nobis, Patrizia Melani Marincovich, Eugenio Giannini, Gino Mazzei

L’Ammiraglio Gino Mazzei, a nome del Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Valter Girardelli consegna la pala di remo di una iole che partecipò ai Giochi olimpici di Roma nel 1960 a Eugenio Giannini 1° classificato nella sezione “cultura del mare – saggi” con L’Ultima scialuppa (Mursia editore), una puntuale e accorata verità sul dramma che sconvolse l’estate del 1956: lo speronamento e conseguente affondamento dell’Andrea Doria da parte dello Stockholm in una notte di nebbia, al largo dell’isola di Nantucket a una manciata di miglia da New York. Una testimonianza diretta dato che il terzo ufficiale Giannini alle 23,11 di quel 25 luglio si trovava sul ponte di comando insieme al secondo ufficiale e al Comandante Calamai. Legge la motivazione Claudio Nobis.

Segue il discorso di Giannini che ha fatto calare su tutta la sala un commosso silenzio.

12.40

Cristiano Bettini, Patrizia Melani Marincovich, Francesco Longanesi Cattani

Francesco Longanesi Cattani di Prada consegna i terminali in lega leggera del sistema di controllo dei foil del catamarano ad ala rigida AC 72 Luna Rossa, finalista nelle regate di selezione dei Challenger della 34° America’s Cup svoltasi a San Francisco (USA) nel 2013 all’Ammiraglio Cristiano Bettini, vincitore del Premio Speciale della Giuria con Oltre il fiume Oceano, un trattato, più che un saggio sulla conquista della Britannia da parte dell’Impero Romano. Legge la motivazione Patrizia Melani Marincovich.

12.50

I genitori di Lorenza Pieri (Italo Pieri e Franca Bartolotti), Patrizia Melani Marincovich, Elisabetta Strickland, Romano Sauro

L’Ammiraglio Romano Sauro, Commissario straordinario della Lega Navale, consegna uno dei primi esemplari di bitta a fungo divaricato in uso su alcune barche della Lega Navale Italiana a Lorenza Pieri per “Isole Minori” (edizioni e/o), un romanzo che copre 40 anni della nostra storia, scritto in prima persona da una bambina, poi adolescente, poi donna. La vita vista e vissuta dall’Isola del Giglio. Lorenza non è qui con noi poiché vive e lavora negli Stati Uniti. A ritirare il premio sono venuti “il su’ babbo e la su’ mamma” che ci leggono un messaggio da parte di Lorenza. Legge la motivazione, scritta da Paolo Lodigiani, Elisabetta Strikland.

13.00

Sergio Abrami, delegato da Martin Levi, consegna la targa commemorativa della Cowes – Torquey – Cowes del 1967, una delle più antiche gare di motonautica al mondo a Pietro Grossi per “Il Passaggio” (Feltrinelli editore). Un affascinante racconto su come l’andar per mare in barca a vela tra la Groenlandia e il Canada (il mitico passaggio a Nord-Ovest) può ricostruire un rapporto “sfilacciato” tra padre e figlio. Per motivi famigliari Pietro Grossi non è potuto venire a Roma a ritirare il suo meritato premio (leggo il messaggio). Legge la motivazione Elisabetta Strickland e Sergio Abrami ci ricorda Renato Sonny Levi, scomparso nel novembre scorso a 90 anni e membro del Comitato d’Onore di questo Premio.

13.10

da sx Marco Garavaglia, Patrizia Melani Marincovich, Alessandro Rinaldi, Massimo Gregori

Alessandro Rinaldi, Presidente di Vela Altura Aniene di Roma consegna il bozzello appartenuto all’asta portabandiera della sede a mare del Circolo Canottieri Aniene ad Alberto Cavanna, 1° classificato nella sezione “cultura del mare – narrativa” con “La nave delle anime perdute” (Cairo Editore) un romanzo storico ricco di fascino e di dolore dove la navigazione si mescola con storie di umanità e schiavitù. Ritira il premio il dott. Marco Garavaglia, direttore editoriale della Cairo. Legge la motivazione Massimo Gregori, mentre Patrizia Melani Marincovich legge il ringraziamento da parte di Alberto Cavanna:
” Gentilissima Presidente, membri della Giuria, signore e signori… Grazie.

Solo due parole, forse non gentili ma che vengono dal cuore.

Nel panorama editoriale attuale io vedo ormai solo la produzione seriale di libri merendina, alchemicamente dosati in modo da far vincere ai lettori OGM lo sforzo di allungare il braccio verso la scansia e la mano verso la borsetta/portafoglio, indipendente da un eventuale, successivo e non importante, processo di lettura e critica…

Nel panorama dei premi letterari invece vedo una omologazione livellante dei metodi di attribuzione delle varie palme vittoriose, tale da rendere per il pubblico assolutamente interscambiabili tra loro i vincitori di un premio o un altro, mentre per gli addetti ai lavori non sono importanti i testi quanto la strategia negoziale che li ha visti vincenti, quale che essa sia.

In una situazione così liquidamente degradante per chi veramente scrive, veramente pubblica e veramente legge, trovarsi a partecipare a un premio dove le opere vengono davvero lette, davvero criticate e davvero si accendono aspri e vivi dibattiti sulla premiazione del merito e dell’impegno (parola ormai scomparsa dal nostro lessico) non é per nulla un piacere… E’ solo una enorme e schiacciante responsabilità.

La responsabilità che grava su chi sa,  trovandosi tra altri che comunque meritano, sovente più di lui, letto e criticato da altri che lo fanno con passione scevra da qualsiasi altro interesse che non quello dell’amore per la cultura, di dover veramente mantenere fede a quel ‘giuramento di Omero’ che non esiste ma a mio avviso lo si dovrebbe istituire.

Un patto con sé stessi che sono certo i presenti stringono ogni giorno, un atto di fede che rende, chi ancora crede nella scrittura, degno del premio migliore per uno che fa della penna la sua spada, la sua pala, il suo remo…

La libertà assoluta che solo l’onestà intellettuale più rigorosa riesce a dare.

Quella libertà che oggi, in un mondo alla deriva verso un futuro sempre più nacht und nebel, non é solo un bene prezioso ma una speranza di sopravvivenza per le nuove generazioni…

E, citando un immortale Hugo, il Premio Carlo Marincovich, c’est l’endroit!
Grazie”

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