Giulio Stagni – nato nel 1955 – Architetto triestino, insegnante, velista e istruttore di vela, ha già pubblicato con Editrice Incontri Nautici i volumi “Piedemarino” e “Il 16” manuale dedicato all’Hobie Cat 16.


MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Giulio Stagni è riuscito a sorprendermi dall’inizio alla fine con questo suo libro che racconta e illustra un mondo di barche, yacht club e gentiluomini, di regate in mare o sui laghi. Parla di un mondo della vela popolato di principi e ufficiali, di nobili e ricchi, velisti raffinati che regatano tra di loro per passione e che fanno disegnare le loro imbarcazioni dai più noti progettisti del tempo. Il racconto storico parte del 1.600 con l’esilio di un re inglese in Olanda che, al ritorno in Inghilterra, porta con sé la passione per il navigare. E qui nascono i primi circoli velici e le prime regate che, nei due secoli successivi, diventano un piacevole svago per un numero selezionato di appassionati.

Dall’Inghilterra, lo sport della vela si estende alla Scandinavia e al continente, e qui il libro si sofferma con grande attenzione alla sua diffusione in Germania e soprattutto nel Regno degli Asburgo. Un pezzo della storia dello yachting poco nota, che assolutamente non conoscevo. Siamo nell’800 e sono tempi in cui nascono nuove classi di piccole barche, invelate e impegnative. Principi e diplomatici vanno a vela in un’ansa del Vecchio Danubio, dove anche nasce la prima scuola di vela, o regatano sugli specchi d’acqua austriaci facendo spostare le loro barche da un lago all’altro via treno.

In Austria e in Ungheria si ha un periodo d’oro della vela, che ha il suo anfiteatro ideale nell’Istria e nella Dalmazia. E Stagni in questo volume ripercorre con competenza, attraverso episodi e disegni, la storia in Italia inedita della nautica e della vela nell’alto Adriatico fino all’inizio del 900. Un racconto interessante, diviso in tanti brevi capitoli che facilitano la lettura e la comprensione del testo. Affiancati da una serie infinita di mirabili disegni ad acquarello che ci permettono di ammirare le barche, i personaggi, i circoli, le sedi e le bandiere. Un lavoro enorme, che permette una lettura a diversi livelli e la rende piacevole ed interessante anche ai più giovani.

Ida Castiglioni