BRUNO MUSSO (Genova 1937), laureato in Economia e commercio e specializzato alla London School of Economy, è presidente del Gruppo Grendi. Consigliere di Confitarma, è stato uno dei padri della riforma portuale del 1994. Attualmente collabora con l’Istituto SiTI per la realizzazione del B.r.u.c.o., un sistema di infrastrutture per connettere il porto di Genova Voltri con gli spazi della pianura padana. È autore di saggi di economia tra cui La rivoluzione necessaria. La crisi economica vista da un imprenditore (Franco Angeli 2014).


MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

 Le biografie sono di solito mortalmente noiose: “Il cuore in porto” fa eccezione alla regola forse perché è sì una storia di famiglia, ma è anche un’epopea di impresa e uno spaccato di storia italiana. L’autore racconta con vivacità narrativa una saga che parte dal bisnonno per arrivare ai nipoti attraverso guerre, scioperi, leggi demenziali e soprattutto l’invenzione del trasporto con container, che nasce in America ma che le famiglie Grendi e Musso introducono in Italia e perfezionano. “Il cuore in porto” si legge come un romanzo, vorrei dire un romanzo storico malgrado la sostanziale contemporaneità degli avvenimenti che il dottor Musso racconta. La narrazione è sempre sincera, senza infingimenti o ritrosie, anche quando affronta argomenti spinosi che potrebbero sembrare politicamente scorretti. Attraverso tutto il libro si sente battere il cuore forte di un capitano di impresa innamorato del suo lavoro e della sua terra. Nonostante tutto.

 Massimo Gregori